Parliamo d'Amore

Posts written by AndyDufresne

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    Brava Pollon, speriamo sta volta sia quella buona!

    Comunque certo che è possibile impostare un rapporto del genere, lui la sua vita ce l' ha, una moglie, figli... Cercava il diversivo e lo ha trovato, perché mai doveva privarsi di un passatempo così godurioso?

    Un diversivo è esattamente questo, nulla di più.
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    Gargamella, scusa ma per quale motivo l'unico modo giusto di leggere le lamentele di un incel è quello di dargli pacche sulle spalle e dire su su, poverino, passerà!

    Lo troverei molto ipocrita, un approccio del genere rispetto ai temi che propone Harlock.

    Da quando è approdato sul forum ha riempito le sezioni di racconti sulla sua vita sfortunata, dipingendosi come un Oliver Twist che è nato già derelitto umano, a cui il fato avverso ha tolto da subito ogni possibilità di essere felice.

    Ogni suo intervento è una litania lamentosa, una specie di ronzio insistente sempre uguale a se stesso.

    E tu proponi di supportare questo elogio del lamento?

    Non mi sembra un ottima idea...
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    Harlock, considera che in realtà molto rapporti di coppia si basano sulla dinamica Servo-Padrone, è anzi molto frequente. Ne ho parlato molto spesso in questo forum, troverai varie discussioni sull'argomento.

    Di solito il soggetto che riveste il ruolo di servo corrisponde al "paggetto/zerbino" se parliamo di uomo e di "crocerossina" se parliamo di donna.

    Il Paggetto pensa di poter generare attrazione attraverso un "lavoro" nelle retrovie fatto di favori, aiuti non richiesti, offerte e supporto di tipo economico/logistico. Egli letteralmente si mette a disposizione del Padrone, cercando validazione attraverso il suo comportamento servile, oblativo, sottomesso.
    Se il soggetto "servo" è donna, si comporta da crocerossina, ovvero fornendo per lo più supporto psicologico/emotivo o fungendo da oggetto sessuale.

    Tendenzialmente alla base di questo stile comportamentale c'è una forma di nevrosi ossessiva/compulsiva, infatti di solito parliamo di persone un po' pignole, che vivono di regole e schemi fissi, abitudini radicate, una certa ossessione per il tempo e la precisione e la volontà di voler controllare tutto ciò che accade nella loro vita.

    Detto questo, mediamente l' uomo zerbino non è attrattivo, anzi, viene usato e deriso, in modo più o meno consapevole da donne che amano circondarsi dai cosiddetti "beta provider" da cui si fanno fare ogni sorta di favore, adducendo la scusa che loro sono stare chiare fin da subito, ma raramente il tutto si trasforma in un qualcosa che abbia anche solo vagamente le forme di un rapporto sentimentale/sessuale.

    Insomma il problema è all' inizio, in fase di conoscenza, poi se il rapporto comincia come ti dicevo questa dinamica di rapporto si forma molto spesso.

    Certo, nel tuo caso, il problema è molto grosso perché non hai mai avuto una donna in vita tua, se ti proponi come zerbino la vedo durissima...
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    Ciao, in pratica ti chiedi quale sia la natura del rapporto? Beh ma lei è stata chiara subito mettendo le mani avanti, dicendo chiaramente che non siete nulla di etichettabile. Io non ci vedo nulla di male. Conosciuti sul web, non si capisce quanto tempo fa. Immagino stiamo parlando di settimane. Gli incontri fin ora sono stati ben pochi, nulla che giustifica il mettere per iscritto la natura del rapporto. Anzi, molto meglio chi ci va coi piedi di piombo rispetto a chi si fionda a fare promesse da marinaio basate sul nulla.

    Avete vite ben avviate con radici molto profonde, far entrare persone nuove in questi contesti è sempre complesso.

    Quanti anni avete? E i vostri figli? Se sono bambini o adolescenti, la prudenza non è mai troppa. Se sono figli che lavorano di 30 anni è un altro discorso ma comunque ogni famiglia ha le sue regole non scritte, non tutte sono aperte nei confronti di nuovi soggetti che arrivano da chi sa dove.

    Ad ogni modo calma e sangue freddo. Non so da quanto tempo sei single ma questo tuo racconto riporta una situazione estremamente frequente, nulla di strano, lei mi sembra solo una che giustamente prima di promettere mari e monti ci pensa cento volte.

    Tra l'altro, in che senso che mantieni un sottile legame con la ex? Puoi specificare meglio?
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    No, Gigi, il fatto che abbia detto ad un tizio belloccio che la approccia sul web che è single significa che ti ama e che vuole fare una famiglia con te.

    Voglio dire, tu se sei innamorato e vuoi costruire qualcosa con qualcuno, ovviamente la prima cosa che fai è flirtare con altre. Sei proprio incorreggibile, addirittura pretendi che una ragazza ti dia l' esclusiva! Apri la tua mente! Non chiuderti dietro schemi rigidi di coppia!
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    Ciao, questa situazione diciamo che nasce dal madornale errore iniziale di non esternare i sentimenti, pertanto io non sono per niente d'accordo con chi mette lui alla graticola. Anzi, per me lui è addirittura vittima della situazione, perché per anni è stato convinto di avere a fianco un' amica sincera invece si ritrova una persona che segretamente covava ben altri desideri, e tutto ciò che faceva era finalizzato a sbloccare la faccenda. Una trappola ben studiata che però non ha funzionato, lui DAVVERO voleva e vuole solo amicizia pura e semplice, pertanto nella maniera più assoluta NON va dichiarato amore pregresso.

    Una tale dichiarazione non farebbe altro che aggiungere un problema ai mille problemi che già deve attualmente gestire il ragazzo. Un amico VERO non giudica, non si prende male perché lui confessa di avere una sbandata, ma supporta, consiglia e sta vicino. Tu per anni hai ricoperto questo ruolo di amica, mica lo sa lui che era tutto una finta e dietro c erano ben altri sentimenti.

    Se una mia cara amica, dopo anni, mi dicesse che è innamorata di me e fino a quel momento si è sempre comportata da amica, io mi arabbierei moltissimo. Ma come, io chiedo aiuto e supporto perché sono in crisi nera, e questa persona, che si professava amica, mi complica ulteriormente la vita facendomi proprio adesso questa confessione?

    Per l'amor di dio, lascia perdere le confessioni in questo momento, non porterebbe a nulla di buono.

    Per il resto, rimanendo lucidi e pratici, la coinquilina ha ragione, lui non può stare lì, che si trovi un'altra sistemazione.

    Se vuoi mantenere il rapporto, sparire è la cosa peggiore da fare. Lui si chiederebbe come mai, perché non lo supporti più? Proprio ora che è in difficoltà?

    Ripeto, considerato l' enorme errore iniziale, ovvero la mancata esternazione del sentimento, ora ti tocca gestire la faccenda, se non vuoi entrare in conflitto insanabile.

    Credo sia fin troppo facile fare così, quando lui era fidanzato ti sentivi innamorata, ora che potrebbe diventare libero, o comunque ora che hai capito che con la fidanzata ufficiale le cose vanno male, vuoi fuggire.

    Ma non dovrebbe essere il contrario?
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    Il concetto di amore in senso romantico nasce fondamentalmente nel 800, quando gli intellettuali hanno cominciato a domandarsi quale fosse il rapporto dell' uomo con la natura e con l' anima, infatti tutte le discipline che indagano i meccanismi della psiche nascono in questa epoca. Fino a quel momento non esisteva l' amore come lo intendiamo noi, raramente (mai) uomini e donne si sposavano per puro amore, ma sempre per interesse. Il puro amore era riferito per lo più a scappatelle al di fuori delle unioni ufficiali e considerato praticamente irrealizzabile.

    Si tratta quindi di un concetto molto recente, un "lusso" della nostra epoca, diciamo così. Il benessere in cui viviamo, ci permette di domandarci quale sia il senso della vita, molti in effetti puntano tutto sul provare emozioni sempre, al livello massimo. Se non ci si alza la mattina con buone dosi di dopamina/ossitocina, scatta un senso di apatia, di noia.

    Io sono arrivato alla conclusione che il problema oggi non è affatto chiedersi cosa ci possa rendere felici, cosa possa rendere le nostre vite così valide da essere vissute, questo lo sappiamo benissimo e ha a che fare con le classiche "liste della spesa" che anche voi state indicando, nelle quali rientrano tutti i bisogni universali: famiglia, amicizia, libertà, sesso, "amore"...

    Noi viviamo in un epoca ossessionata dalla ricerca della felicità. Passiamo le giornate a raggiungere obiettivi. Sul lavoro, nelle relazioni sociali, in famiglia, tutto è scandito da budget operativi. Per essere felice devo: ricevere almeno tre complimenti, due likes, vari messaggi su WhatsApp, devo andare in palestra per mantenermi in forma oppure devo fare la passeggiata con il cane nel bosco, devo fare sesso, devo essere validato sul lavoro, devo "premiarmi" acquistando l' ennesima cosa di cui non ho bisogno effettivo.

    Tutto sembra riferito a delle spunte che devo mettere su liste predefinite: questo ce l'ho, questo mi manca...

    Quando una delle voci della lista non viene spuntata, scatta l' insoddisfazione, la frustrazione, la rabbia. Il paradosso è che più questa lista della felicità è piena di voci spuntate, più siamo insoddisfatti. Ho già una casa? Ne voglio una più grande? Ho già un partner? Sì, ma sarà quello giusto? E se ne esiste uno più bello/bravo/intelligente? Ho già un lavoro? Sì ma non mi soddisfa, voglio guadagnare di più. Faccio due vacanze l'anno? Sì, ma non mi basta, ne voglio fare almeno tre... E via di sto passo.

    Questo lo si vede benissimo nelle nuove generazioni, hanno tutto, vengono accontentati sempre, gli viene letteralmente impedito di soffrire. Vivono nella bambagia assoluta eppure sono sempre incazzati, oppure tristi ed apatici.

    La questione a mio avviso è un altra: quando un individuo ha tutto, ovvero tutte le voci della lista della felicità sono state spuntate, come mai non è ugualmente felice? Come mai va sempre alla ricerca dell' ennesima sfida, dell' ennesima voce da inserire in una lista già lunghissima?
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    Harlock, il carattere di ognuno di noi è formato per un mix fra tratti genetici/ereditari, insegnamenti (imprinting) avuti durante l' infanzia dai genitori, e solo in minima parte dalle esperienze avute in vita. Quindi il tuo carattere attuale è la somma di più fattori, non è che sei nato così su basi casuali o fortuite, e non si può ridurre tutto ai traumi adolescenziali.

    Il tuo discorso è basato solo ed esclusivamente su un principio guida: sono fatto "male", non l' ho scelto e quindi sono fottuto.

    Questo è un ragionamento profondamente sbagliato. Sai qual è l' unica condizione irreversibile? Una malattia terminale. Punto e basta. Tutto il resto della vita è modificabile attraverso le scelte che compiamo.

    Infatti, è una tua scelta quella di isolarti, è una tua scelta quella di non modificare l' atteggiamento. La tua ostinazione è il vero problema, è il primo e forse unico ostacolo alla felicità, è ciò che ti blocca. Ma è un muro che hai costruito tu, non gli altri.

    Tu ricerchi in modo ossessivo/compulsivo una relazione, questo atteggiamento è ovviamente visibile dagli altri, soprattutto dalle donne che hanno un sesto senso innato per sgamare certe dinamiche. Lo si capisce dal modo in cui parli, da come ti muovi, dalle espressioni che fai.

    Non ti conosco ma io percepisco i tuoi discorsi come altamente manipolatori, con una forte e spiccata tendenza passivo/aggressiva. Infatti in molti ci cascano e ti fanno le carezze sulla spalla, cercano di farti ragionare in modo razionale. Ovviamente non funziona, a te non interessa minimamente trovare soluzioni pratiche ma il tuo scopo è essere compatito, è essere validato in quanto "buono e gentile". Sarà, magari lo sei, eppure tutti ti evitano. Perché lo fanno? Io un' idea ce l'ho.

    Ti ho chiesto nella mia prima risposta di metterti nei panni degli altri. Tu ho chiesto se secondo te, dalla descrizione che ci hai fatto di te stesso, potrai risultare attraente.

    Non hai minimamente risposto, hai solo detto di essere esteticamente decente.

    Rifaccio la domanda. Tu, fossi donna, staresti con un uomo come te?

    . Senza lavoro
    . Senza amici
    . Depresso
    . Perennemente incazzato con il mondo
    . Che vive di autocommiserazione
    . Che non si assume alcuna responsabilità rispetto ai suoi fallimenti
    . Che ha come unico scopo stare con una qualsiasi donna (tranne le escort, categoria evidentemente inferiore)
    . Che si lamenta sempre
    . Che prova invidia nei confronti delle coppie felici

    Ah, giusto, sei gentile e buono, ed offri reverenza e sottomissione. Ecco cosa metti sul piatto!

    Tu, sinceramente, staresti con te stesso?
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    Ciao, da uomo posso dirti che i vari gesti e attenzioni che ti dedica possono nascondere interessi ulteriori. Può anche averti detto che sei la migliore amica come provocazione. Tu cosa hai risposto?

    C'è infatti un aspetto che non comprendo. Lui scherza, ti sfiora, provoca, eccetera. E tu, che fai come risposta a questi atteggiamenti? Come ti poni nei suoi confronti?

    Magari pure tu ti comporti da amica, ridi e scherzi ma nulla di più. Non ci hai mai provato, non hai mai dato segnali evidenti del tuo interesse. Giusto?
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    Ciao, a fine aprile avevi cancellato il numero, poi come mai lo stai usando per comunicare? Avevate litigato, sembrava finita, come mai gli hai risposto?

    Anche il tuo comportamento non è poi così lineare. Lui vedendo che vuoi o non vuoi rispondi e addirittura metti in piedi un appuntamento, ovviamente ti scrive.

    Per me il tuo comportamento è meno lineare del suo, lui almeno agisce sempre nello stesso modo, tu invece cambi idea ogni tre giorni: prima cancelli il numero, poi lo rimetti, poi non rispondi, poi rispondi...
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    Harlock, vedo che ho toccato dei tasti dolenti, un nervo scoperto, diciamo così. La tua è la classica risposta di chi si sente preso in causa, voi non potete capite, eccetera. Ma se un ragazzo obeso va da un medico che fisicamente è magro, quel medico consiglierà la dieta e consiglierà di fare movimento anche se lui personalmente non è mai stato obeso. Non serve avere una problematica per capire come risolverla.

    Dovresti smetterla di considerarti sfortunato, non lo sei. Non hai una malattia, non hai fatto un esame clinico che ha decretato morte certa. Tu interpreti la realtà secondo la tua convenienza.

    Dici di essere perfino decente a livello fisico, quindi non hai nemmeno la scusa dell' aspetto fisico.

    Citare un evento successo venti anni fa, per quanto doloroso, è solo un pretesto per continuare a rivestire il ruolo di vittima incompresa.

    Alla fine da quello che si evince possiedi praticamente tutti i tratti tipici: autocommiserazione estrema, vittimismo, risentimento nei confronti del genere femminile, invidia, isolamento sociale.

    Questi tratti tipici li hai scritti tu nelle tue risposte. Rileggili e chiediti: possedendo questi tratti a livelli alti, posso risultare attraente?

    La risposta è: ovviamente no.

    Correggendo e limando questi fattori sfavorenti, trasformandoli in tratti positivi, automaticamente arriverà anche il successo con le donne visto che nel tuo caso non è l' aspetto fisico in sé ad essere il problema.

    Naturalmente, è un percorso lungo, complesso e difficile che può essere intrapreso solo con un aiuto professionale perché mi sembra che nel tuo caso sia assolutamente necessario, poiché sono decenni che la problematica si è radicata in te.

    Questo è quanto, poi puoi continuare con la litania della vittima incompresa e noi possiamo darti tutte le pacche sulle spalle che vuoi, dicendoti oh poverino come soffre, ma così facendo la situazione non migliorerà certamente.

    Purtroppo è così, altro che concetti radical chic, è pura verità messa giù nuda a cruda. Per quanto la tua storia possa dispiacere, non ha assolutamente senso darti manforte o sostenere le tue idee, sono profondamente sbagliate, ma questo lo sai pure tu, in fondo.
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    Smettila di considerarti incel https://parliamodamore.forumfree.it/?t=80182071

    Qui c'è la discussione perfetta per te, comincia a ragionare sui vari punti proposti.

    Ovviamente il percorso di rinascita è lungo e complesso e senza aiuto professionale è quasi impossibile uscirne da soli.
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    Ciao Harlock, quanti anni hai? Questi eventi sono successi quando eravate adolescenti?

    Mi piacerebbe poi sapere qualcosa sulla tua vita attuale, se lavori, se hai degli hobby o fai attività particolari.

    Ci hai già detto che dopo questi eventi non hai mai avuto contatti con altre donne. Sei vergine quindi?

    Per quanto riguarda quello che ti è successo, alla fine si tratta di un rifiuto che hai ricevuto e che non è stato elaborato. A volte le parole sono peggio di proiettili, lasciano ferite molto profonde.
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    Io essendo una persona che bada ai fatti concreti chiedo in modo esplicito le intenzioni dell' altra persona e chiarisco le mie. Lo faccio già durante le prime uscite, a maggior ragione dopo il sesso.

    Naturalmente non bado solo alle parole ma ai fatti, cioè se le parole sono seguite da fatti concreti coerenti rispetto a ciò che viene dichiarato.

    Se una ragazza dichiara che vuole una storia seria, mi aspetto che si comporti di conseguenza, quindi dimostrandosi presente, coinvolta, attenta e disponibile. Non mi lego mai a persone impegnate o con situazioni ambigue in piedi, faccio sempre le mie "indagini", diciamo così, prima di buttarmi nella storia.

    Fino ad adesso non ho mai avuto fregature in tal senso, tipo scoprire dopo mesi fatti sconosciuti, d'altronde evito proprio tutte le situazioni difficili.
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    Oddio, apprezzare una persona diagnosticata come depressa la vedo difficile, con tutta la buona volontà se davvero lei è così impegnativa sarà anzi molto difficile che altri uomini si imbarchino in una situazione del genere, per di più con figlia s carico...

    Chi ci guadagna è lui, eventualmente. Solo che non se ne rende pienamente conto. Da un lato una vita da uomo libero, sano, indipendentemente, dall' altro uba donna depressa con figlia a carico. Non so, tra i due, chi possa guadagnare dalla separazione...
1145 replies since 15/5/2023
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