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Buongiorno a tutti, volevo parlarvi della fine della mia relazione. Io e il mio ex (io 25, lui 26 anni) siamo stati insieme quasi 7 anni. Se dovessi descrivere la nostra relazione direi che abbiamo avuto alti e bassi ma la maggior parte delle volte stavamo bene ed eravamo felici. In particolare 3 anni fa avevamo avuto un periodo di crisi dovuto all'immaturita' di entrambi che portava a varie litigate in seguito al quale lui aveva deciso di lasciarmi ma la cosa non era durata a lungo e dopo pochi mesi siamo tornati insieme. Da quel momento siamo maturati molto, io sono diventata un'altra persona molto più attenta ai miei comportamenti e di conseguenza anche le litigate erano poche o assenti. Quello che ci ha aiutati è che abbiamo sempre avuto molti interessi in comune quindi in realtà nessuno dei due faceva particolari compromessi e passavamo piacevolmente il tempo insieme . Diciamo che dopo tanti anni avevamo anche imparato ad accettare tutti i lati del nostro carattere , l'amore non era più ovviamente quello dei primi anni (o quello provato nel nostro riavvicinamento di 3 anni fa) ma era un qualcosa di più maturo , meno passionale ma non per questo mancavano le dolcezze e le carinerie. Eravamo molto affettuosi tra di noi, ci riservavamo attenzioni e quando stavamo lontani sentivamo l'uno la mancanza dell'altro. Nell'ultimo periodo lui si era trasferito fuori dal nostro paese per studiare ma tornava comunque tutti i fine settimana e ci sentivamo tutti i giorni. Negli ultimi mesi in cui siamo stati insieme lo sentivo però più distante , niente di eccessivo. Gli ho parlato di questa mia preoccupazione ma lui mi ha negato più volte, dando la colpa allo stress per lo studio. Vedo che la situazione non cambia, da un lato è più distante ma dall'altro continua a essere presente, con attenzioni nei miei confronti... Io in ogni caso percepisco il malessere e nell'ultima settimana abbiamo delle litigate per motivi sciocchi (dovuti al malessere accumulato). Durante una litigata gli dico se ci dovessimo lasciare (per provocare in lui una reazione), lui dapprima dice no ma poi dice di sì... Motivi? Si sente meno coinvolto nella relazione nell'ultimo periodo, sente di non riuscire a gestirla. Passano i mesi e finiamo per comportarci come fidanzati pur non stando insieme... Al che io gli dico perché non tornare insieme e lui mi risponde che non vuole più avere relazioni, l'idea di stare con qualcuno gli crea ansia, che ha sviluppato un'intolleranza ai rapporti sentimentali... Vuole pensare solo a se stesso e non vuole legami... Le sue parole mi fanno stare male perché sembrano quelle di qualcuno che ha vissuto un trauma in una relazione quando io non gli ho mai fatto nessun torto... Lui dice che io sono una persona magnifica e non c'entro nulla, il malessere viene da dentro di lui, forse a causa del suo passato (un cattivo rapporto con i genitori e madre morta). Mi dice che sa che il legame che ha con me non lo riavrà più con nessun'altra persona, che non proverà più questo amore ma lui deve stare solo, probabilmente per sempre.
Ora quello che chiedo a voi è ma davvero si può arrivare a pensare di voler stare soli per sempre? Ma poi perché così dal nulla? Non gli ho mai fatto mancare nulla, lo accoglievo nella mia vita e davo affetto, certo ogni tanto litigavamo ma quello è normale... Gli sono sempre stata vicina quando aveva bisogno, non gli ho mai mentito, mai insultato... Eravamo una coppia normalissima... Io l'ho veramente amato tanto e lui lo sapeva , gli ho sempre dimostrato di tenerci e ho sempre cercato di chiarire con lui i problemi che percepivo... Per questo non capisco come sia possibile che lui parli di ansia di avere una relazione... Ho pensato che questo trasferimento a Catania abbia scatenato in lui voglia di vivere in libertà ma lui nega dicendo che non c'entra nulla e che questi suo malessere sarebbe venuto fuori ugualmente... Quando gli ho chiesto le cause del malessere mi ha sempre detto che lui negli ultimi mesi provava ansia ma non sapeva da cosa provenisse... Ma cosa vuol dire che aveva ansia senza sapere cosa la causasse? Non mi ha saputo dare delle spiegazioni sensate... Anche quella dei traumi non regge per me perché cavolo, ci pensi dopo 7 anni? Ma poi come fai a lasciare una persona a tua detta magnifica per cui provi dei sentimenti ? (Tutte parole sue...) Io davvero non so cosa pensare...
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Non darti colpe, non è colpa tua e neppure sua... Purtroppo, o per fortuna, ognuno di noi nella vita subisce "cambiamenti".
7 anni di relazione sono tanti, a volte capita che si prendano direzioni diverse e si cominci ad avere delle necessità e dei bisogni che non combaciano più con quelli del proprio partner.
Si cresce e si cambia... credo sia più che altro questo quello che è scattato in lui, si è accorto che la vostra relazione non gli dà più ciò di cui lui ha bisogno, semplicemente i suoi sentimenti sono cambiati e non sa bene come ammetterlo.
Infatti ciò che lui ti dice mi sembra tutto un insieme di scuse per, come si suol dire, addolcire la medicina...
In questi casi non c'è da fare nulla, si deve solo lasciar andare il partner e cercare di andare avanti. Se c'è stato qualcos'altro dietro, che magari lui non vuole dire, potrà dirlo solo il tempo.
Tu, intanto, fatti forza e comincia anche tu a pensare a te stessa. -
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E tutto sommato sei fortunata.
Succede. La fine di un amore importante è un evento che quasi tutti siamo destinati a vivere.
Lui è stato bene o male onesto con te, ed hai anche la fortuna che l'allontanamento sia graduale.
Ci possono essere migliaia di motivo per cui li si è spenta la fiamma. La lontananza, la maturità, lo stile di vita che è cambiato. Ma a te cosa importa? Tu puoi solo prendere atto di questa sua decisione.
Le vostre vite non sono più compatibili, prenditi del tempo per guarire le ferite, comprendi che questa è stata una "lezione di vita" che ti servirà nel tuo futuro, e appena ti senti pronta dai ascolto alla Carrà, trovane uno più bello che problemi no ha! 😎. -
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Ciao, mi accodo agli altri utenti, d'altronde esiste la famigerata crisi del settimo anno, penso che qui dentro sia pieno zeppo di persone che hanno visto i loro grandi amori finire per i motivi più disparati.
Da quanto tempo vi siete lasciati?
Voi siete molto giovani, tu avevi 18 anni quando vi siete messi insieme, credo lui sia la prima e unica esperienza per te, giusto?
I grandi cambiamenti poi impattano sempre sulle coppie, in giovane età è l' andare fuori a studiare/lavorare, abbandonando le vecchie abitudini, in età adulta un forte impatto lo hanno il matrimonio, i figli, la casa insieme, eccetera. Una coppia evolve, cambia, si trasforma. Tu stessa dici che sei molto cambiata, può essere che questa tua nuova versione, che ha eliminato i bisticci, a lui piaceva meno e si è fatto abbattere dalla routine. La passione era scemata, niente più farfalle nello stomaco. A 25 anni è più che comprensibile che uno non si accontenti di una storia "tranquilla" senza grande passione (per tua stessa ammissione era calata).
Considera che la parte sessuale/erotica è fondamentale, in una coppia , è il vero motore che tiene vivo l' interesse e il desiderio.
Poi vabbè, è ovvio che non va preso alla lettera. Frasi come "una come te non la troverò mai" servono ad indorare la pillola, ma chi lascia sa benissimo dove sta il problema. Non lo dice apertamente ma lo sa. Per lui temo sia proprio la mancanza di slancio erotico o comunque una motivazione relativa al "brivido", infatti si è riattivato quella volta della crisi e come accade sempre i primi tempi del riavvicinamento assomigliano a quelli del primo periodo insieme, e tutto va bene. Poi riaffiorano i vecchi problemi e si comincia a guardarsi intorno.
Ovviamente hai centrato il punto, nella nuova città ci sono tanti stimoli e novità, ovvio che vuole stare da solo, il che va sempre inteso come NON VOGLIO STARE CON CON TE, OVVERO VOGLIO ESSERE LIBERO DI COGLIERE TUTTE LE OCCASIONI CHE MI SI PROSPETTANO. Non lo ammetterà mai (per non ferirti), e non ti dirà mai i veri motivi (per senso di colpa/pudore/riservatezza). Ed in ogni caso da adesso in poi non è più affar tuo, né tu non sei più affar suo.
Le cause lui le sa molto bene, tu verrai a conoscenza del 30% se ti va bene di queste cause, poiché ti riguardano direttamente e non è semplice dire in faccia a una persona che hai amato in che cosa è carente e che cosa di lei non ti piace più. Lui riconosce in te pregi oggettivi (è una così brava ragazza! Attenta e gentile!) ma non riesce a dirti la verità, cioè che non è sufficiente e cerca anche altro, probabilmente quel pizzico di "tensione" e terra che manca sotto i piedi che tanto spaventa quanto "eccita". La mente umana è complessa..
Comunque mi pare, leggendoti, che stai reagendo bene, hai un'ottima capacità di analisi e la giusta profondità di pensiero, con pazienza e perseveranza ne verrai certamente fuori.
Ora ti aspetta un lungo percorso di elaborazione del lutto.
Buona fortuna!. -
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Vi siete messi insieme molto giovani, probabilmente avete bruciato delle tappe che ora lui vuole vivere senza una relazione "addosso".
Ti ha sicuramente amato ma ora credo abbia altre esigenze. Io non credo molto nei traumi che spezzano le storie.
Credo nello stare bene insieme e nel non starci più.
Evidentemente ora preferisce non chiudere le porte a tutti gli altri possibili incontri che può fare, a maggior ragione essendosi trasferito lontano dalla famiglia.
Sta vivendo un nuovo ciclo e sente di volerlo assaporare fino in fondo.. -
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Spero di non essere brutale.
Io, a questi voti di perpetua solitudine, non ci credo molto.
Mi dà un po' l'idea che sia un modo elegante per dire: "voglio godermela, voglio tenermi libero, prendere quello che viene, senza avere vincoli, nè impegni, nè doveri verso nessuno".
Poi, un bel giorno, arriva quello/a che fa cambiare proposito. E, tante volte, è quello/a che farà mangiare il fegato più di tutti.. -
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Grazie per la risposta inanzitutto 😊. Ci siamo lasciati ormai da 6 mesi anche se abbiamo smesso di sentirci da non troppo. Io capisco che si possa ricercare il brivido o che ci siano delle cose che del partner non piacciano o non soddisfino... Però diciamo che è anche normale che dopo anni le cose non siano piene di passione, sicuramente non c'era più quella forte attrazione (attenzione questo non significa che non fossimo più attratti) ma secondo me il sentimento era più forte , passando anni insieme e affrontando varie difficoltà standoci vicino l'uno a l'altro avevamo rafforzato il legame. Diciamo che lui per me era il mio posto sicuro, la persona con cui mi sentivo me stessa e anche se non avevo più le farfalle nello stomaco il solo vederlo mi trasmetteva serenità e gioia. Lasciare per mancanza di "forte attrazione come agli inizi" lo trovo in realtà poco sensato perché onestamente qualsiasi relazione prima o poi si stabilizzera'... Cioè diciamo che perlomeno per me non sarebbe sensata come cosa... Lui tra le mille cose che mi ha detto c'era anche" l'amore inteso come infatuazione iniziale è effimero e non mi affido a quello" questo per dirmi che a causa del distacco che stavamo avendo lui si sentiva molto attratto da me ma voleva ignorare questa sensazione "effimera" quindi boh se fosse per mancanza di euforia che mi ha lasciata lo troverei ancora una volta incoerente. Per quanto riguarda invece il fatto che ci fossero lati di me che non gli piacevano beh anche quello penso sia normale, io in primis pensavo che lui avesse dei tratti che non mi facessero impazzire però diciamo che gliene parlavo... Più che altro io gli rimprovero di non aver nemmeno voluto provare ad affrontare la situazione... Sai quando devi lasciare una relazione di lunga data con una persona che gli ha veramente dato tanto , io penso che se c'è qualcosa che non gli andava , che fosse anche un mio atteggiamento, doveva parlarmene anche perché senza comunicazione come si fa? Non posso essere nella sua testa ... Invece lui non si lamentava mai di nulla e quando io gli ho detto perché non mi parlava delle cose che lo facevano stare male mi ha risposto che "aveva paura mi potessi stancare di lui se avesse fatto delle richieste"... Ma di cosa stiamo parlando... Per me questo non è un modo maturo di affrontare un rapporto... Poi in generale io pure penso che i traumi centrino poco con la sua scelta però lui ha continuato a insistere su questa cosa per mesi... Faceva prima a dire che voleva godersi la sua nuova vita invece di negare fino alla fine... Addirittura quando gli ho detto che pensavo mi avesse lasciata per dedicarsi alla libertà universitaria sai cosa mi ha risposto? "No anzi l'università è un impedimento perché mi sottrae tempo per parla re solo con me stesso"... Io più altro ci sono rimasta male e delusa perché non penso che dopo tutti questi anni meritassi questo trattamento... Ma va bene così sarà che ho una visione diversa dell'amore . -
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Hai risposto a te stessa quando hai detto che il suo "non è un modo matura di affrontare un rapporto".
Hai detto che, all'inizio, eravate molto immaturi, e poi siete gradualmente maturati. Mi verrebbe da dirti, però, che siete maturati in modo diverso.
Guarda caso - e perdonami se penso male - si è votato al celibato dopo essersi trasferito per motivi di studio.
Quella lontananza, con l'inevitabile nostalgia, e la gioia di rivederlo quando rientrava, a te hanno fatto capire di amarlo per davvero. Lui, invece, in quella lontananza ha forse capito altro, ovvero che poteva spassarsela più da libero, che non da occupato.
Questo non toglie che ti voglia bene, che capisca che tu sei stata importante per lui, ma tra una vita solo con te, e una in cui può pascolare liberamente, predilige la seconda opzione.
A me fa tristezza tutto questo, mi domando come andrà a finire il genere umano a lungo andare, ma va detto che è una scelta legittima, e che non puoi far altro che prenderne atto e rivolgerti il prima possibile altrove.
Anzi, bisogna riconoscergli, quantomeno, che ha avuto la correttezza di non tenerti inutilmente occupata.. -
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Ragazzi, voglio nuovamente sottolineare l'età dei protagonisti di questa storia. Dai su, durante l'università è normalissimo essere leggeri/superficiali, c'è tempo per i progetti. Io per esempio nella fascia d'età 20-30, ma anche fino ai 35, facevo discorsi simili a quelli che fa la nostra amica Seandell. Nella coppia per me era importante la condivisione, il dialogo, i progetti comuni, rifuggevo le avventure e cercavo solo partner stabili. Poi negli ultimi anni la mia visione è cambiata, ora ho un rapporto stabile ma lo vivo molto diversamente.
Questo per dire che trovo la reazione di lui abbastanza normale. Certo non lo è per Seandell, come è giusto che sia. Ognuno gioca la sua partita con le sue regole. Diciamo che si fa presto a dire che bisogna sempre e comunque essere sinceri, che la verità vale più di tutto e sì, certo, sono d'accordo. Ma nella pratica, quando hai di fronte una persona che tu reputi ex già da mesi, in alcuni casi anni, quando chi hai davanti lo vedi come un amico o peggio come estraneo, sinceramente, chi è che dice TUTTO? Io non ci credo che una persona quando ti lascia e ti stai disperando per lei ti dica il 100% di ciò che pensa.
Il tuo ex sicuramente ha detto quelle cose per limitare i danni. Nega per ovvie ragioni, dal suo punto di vista ti sta tutelando. Dal tuo, invece, sta mentendo. Naturalmente hai ragione tu, il caso in oggetto mi pare di fin troppo facile interpretazione, è quasi da manuale: storia di lungo corso, poi lui va via dal paesello e arriva nella grande città e ooooh, che caso! arriva la crisi proprio in quel momento! Chi l'avrebbe mai detto, eh? Eppure tre anni fa, quando l'università era lontana e c'era da portar fuori gli ultimi anni di post-adolescenza, tu eri al centro del discorso, giusto? Di nuovo, ma che strano, eh?
Bisogna rimanere molto sul pezzo, in questi casi. Poche chiacchiere. Ognuno fa i suoi interessi. Da un po' le cose non vanno, si avvicina una nuova avventura, la incomincio e solo dopo, quando il materasso su cui atterrare è bello posizionato, mi sgancio dalla relazione e atterro sul morbido. Poi, per tenere a bada la coscienza, la sparo grossa e affermo che voglio diventare un eremita che vive sul monte, circondato solo da una montagna di libri che porto sul groppone come un fardello, come un peso! La vera vittima sono io! Costretto dal duro destino a lasciare la donna che mi ama nonostante tutto, ah che vita grama che mi aspetta! Io immerso in una valle di lacrime, me misero! Me tapino! E di là nell'altra stanza gli altri studenti che stanno festeggiando! Beati loro! Aspetta... ma quello è Vincenzo, il compare dei vecchi tempi! Uè Vincenzone!! Anche tu qui nella grande città! Dai su, andiamo a bere che devo curare le ferite del cuore! Poi vediamo, all'introspezione dell'anima, seduto nel tempio sul cucuzzolo del monte ci penso domani...
Seandell, credi a questi vecchi utenti che ne hanno viste di cotte e di crude, lascia perdere, che si viva la sua avventura e tu vivrai la tua! Meno domande ti fai, e meglio è. Tanto nessuno ti dirà le cose che vuoi sentirti dire, la storia è chiusa, andata. E' tempo di pensare a te stessa e ai tuoi progetti.
Di nuovo, in bocca al lupo!
P.S.= Domanda per tutti: ma quelli che vi hanno detto che vi lasciavano perchè dovevano cercare loro stessi, poi si sono trovati, secondo voi? O si stanno ancora cercando?. -
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Quella che (non) l'ha detto a me, si era già trovata!
Peccato che nel frattempo mi son perso io!. -
.Quella che (non) l'ha detto a me, si era già trovata!
Peccato che nel frattempo mi son perso io!
LOL!
Tranquillo che si trovano, se vogliono. Non con te, ovviamente
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Ad essere sincero, quando la frequentavo io, diceva solo che, la scelta di stare da sola, era necessaria per tutelare il suo equilibrio sentimentale, nonché la stabilità dei bambini, molto legati al padre, e assai scossi dalla separazione dei genitori.
Che io sappia, la tipa è tuttora single, anche se nulla le vieta di intrattenere flirt, come aveva con me, o anche relazioni di diversa natura.
Quello che capita spesso è che, chi si professa single convinto, a un certo punto si svende poi al peggior offerente.. -
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Condivido ciò che dite, ovviamente il suo trasferimento ha causato la sua scelta anche se lui ha sempre continuato a negarlo. Più che altro io non penso il nostro fosse un rapporto che stava attraversando una crisi da tanto tempo, perlomeno me ne sarei resa conto come ho fatto negli ultimi due mesetti notando il suo atteggiamento più distaccato. C'è anche da dire che quando lui stava nel mio paese eravamo quasi sempre insieme (tranne quando si lavorava o si studiava ) , appunto condividevamo varie attività, poi lui avendo un cattivo rapporto con il padre stava spesso da me, con la mia famiglia quindi sicuramente era impensabile allontanarsi quando l'alternativa era restare solo. Ci voleva sicuramente questo trasferimento per farlo muovere anche se onestamente non lo avevo mai visto come una persona che stesse male nella relazione tranne negli ultimi mesi in cui il malessere c'era ma per entrambi. Diciamo che a questa scusa dei traumi secondo me lui ci crede sul serio, mi ha fatto diversi discorsi piangendo, tirando in ballo la madre morta, mi sembrerebbe meschino usarla come scusa... Ci ha addirittura fatto un post sui social quando ho deciso di tagliare ogni contatto con lui (ha letteralmente postato un'immagine bianca in cui parlava di solchi indelebili che segnano decisioni, sbagli e cambiamenti... In realtà ben poco si capiva). Cioè in poche parole anche io penso che il motivo sia che vuole stare libero, senza impegni ma che faccia fatica ad ammetterlo pure a se stesso utilizzando quindi questa scusa. Però diciamo che ancora una volta non sono mai stata una persona che lo ha privato di libertà, di poter uscire con i colleghi o altro, semplicemente stavo male quando lo vedevo distaccato e disinteressato.
Ormai le risposte le ho , la parte più difficile è dentro di me accettarle perché comunque fa male che una persona a cui ho dato tanto (non lo dico per vantarmi ma davvero , gli ho donato troppo e anche lui, non voglio essere ipocrita) abbia deciso di buttare 7 anni al vento senza una motivazione "valida". Perché sì come dite voi si cambia, cambiano i bisogni però per me cambiare così denota solo di base uno scarso interesse nei miei confronti e nei confronti di quello che avevamo costruito. Dal mio punto di vista era fin troppo facile fare funzionare le cose, mancava la novità nella coppia?mancava l'intimità sessuale? Per me non ci vuole troppo a rinnovarle, basterebbe perlomeno provarci anche perché per come ci siamo comportati mesi dopo la rottura diciamo che non mancava l'attrazione... Poi magari io non sentivo il bisogno di queste cose ma se per lui mancava un qualcosa poteva anche agire... Non mi piace questa mentalità dell'usa e getta a me, ovviamente razionalmente so che troverò qualcun altro da amare ma tendo a dare forse troppa importanza alle persone con cui stringo legami quindi mi delude quando una persona che stimavo e amavo tanto non sia stata in grado di fare altrettanto.... -
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È normale tu sia delusa, le tue aspettative sono andate in frantumi.
Sono momenti che segnano inevitabilmente la vita.
Non serve farse una colpa, in questi momenti è più utile compiacersi, cerca di fare cose per renderti felice.
Coraggio, sarà male di farsi offrire qualche cioccolata in cioccolateria.
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Condivido il buon consiglio di Ciderbola.
Coccolati ora, è il momento adatto.
Amati di più, fatti del bene, concediti attimi di relax, piacere, gioia.
Un regalo. Un dolcetto in pasticceria. Una passeggiata in montagna o al mare con un'amica. Una pizza con la famiglia..
Mi lascia per traumi? Vuole stare solo a vita? |
