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V i c t o r
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TheFireMan.
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E Freud aveva ragione. Spesso si rinuncia ad una possibile felicità in nome di una certa stabilità di cui si ha bisogno. I punti fermi sono una delle cose più ricercate dall'essere umano, che rincorre costantemente una certa stabilità. Solo che molte volte questa sicurezza non combacia con la felicità, e quindi la persona rischia di essere destabilizzata pesantemente. Se la propria felicità non combacia con la sicurezza, arriveranno sempre fattori esterni che mineranno quella "sicurezza"; questi fattori sono nuovi stimoli, nuovi bisogni, nuove attrattive, e quindi durante l'arco della vita si viene messi di fronte a delle scelte. Prendere questa occasione o rifiutarla e rintanarsi nella propria sicurezza? E quante volte questa domanda bussa alla porta. Io lo dico perchè l'ho vissuto ed ancora adesso lo vivo. Penso che la cosa più importante sia seguire e cercare la propria serenità e felicità. Non sempre è il momento adatto per farlo, infatti non tutti nuovi stimoli sono per forza portatori di felicità; ma credo che sia una sensazione intima..quando è arrivato il momento di pensare a se stessi non si può scappare, altrimenti si soffre terribilmente. Meglio soffrire sul momento per spezzare le catene, e non soffrire in eterno per non averle sapute spezzare.
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5 replies since 17/11/2009, 13:26 2810 views
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