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C'è diversità tra me e te: tu, a parte il sesso, desideri ancora una vita con tuo marito; io, mia moglie, la sopporto sempre meno, e il sesso è solo uno degli aspetti che non vanno.
La donna con cui flirto (e che, non nego, mi scoperei volentieri) ha un carattere bellissimo: simpatica, solare, gentile, disponibile allo scherzo. Vivendo con una donna che ha le palle girate 365 giorni l'anno, ogni messaggio che ricevo da lei è un raggio di sole, una boccata d'ossigeno, mi strappa sempre un sorriso.
Il sesso mi manca, ma già il calore che ricevo da lei, la leggerezza che mi fa respirare, sono tanta roba, per me che, fino a pochi mesi fa, mi sentivo quasi incarcerato in una situazione che mi pareva irreversibile.
Argomento regalo: è vero che me l'ha chiesto, e può sembrare poco elegante, ma nel nostro flirtare, il passaggio "cosa mi regali di bello a Natale? Chissà che bel regalo mi hai preso..." È venuto fuori in modo simpatico e non sfacciato.
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Leggendoti, io vedo un uomo sposato che è molto preso, oserei dire infatuato, di una donna separata.
La descrivi esaltandone le qualità, ogni due per tre puntualizzi che ci andresti a letto, dichiari che ti fa stare bene etc etc...sei molto coinvolto.
Peccato che lei con te non faccia alcunché di sessuale.
Per tutte queste ragioni mi sono permessa di dirti di stare attento.
Tu sei in crisi matrimoniale, ma non sei legalmente separato.
Stai attento, tutto qua.. -
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Coram, ti stai chiedendo se sarebbe il caso di separarsi?
Da quanto ho letto, hai paura della solitudine e mi sembra chiaro che la tua infatuazione ti apprezza come amico e per compagnia (deve sentirsi sola e un po' annoiata) ma non vede in te un partner possibile, altrimenti, sapendo che con tua moglie non va, ti avrebbe fatto qualche domandina sulle tue intenzioni per il futuro.
Invece, secondo me, se prendessi in considerazione la separazione faresti un favore a te e a tua moglie.
Primo, perché se lo dice tanto per sfogarsi, forse si risveglierebbe dal suo torpore e cercherebbe di riconquistarti.
Secondo, perché se lo dice sul serio, bon debarras!
Non dirmi che il tuo sogno sarebbe la moglie depressa a casa e l'amante ridanciana nel motel, perché ti assicuro che non é vita !. -
Single4Ever.
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coram populo perdonami, ma trovo queste tue due affermazioni contraddittorie: Nella mia mentalità, la vita la vedo in coppia, tant'è che, pur essendo stanco di mia moglie, la tengo nonostante tutto.CITAZIONEpenserei a un rapporto diverso, più leggero e, soprattutto, ognuno a casa propria, in quanto ognuno ha già le proprie vicissitudini pregresse.
Prima affermi che la vita che preferisci è quella in coppia, nonostante qualsiasi cosa.
Poi subito dopo sembri smentire te stesso con la seconda affermazione, in cui dici testualmente "ognuno a casa propria".
Questa non è la vita di coppia "nonostante tutto".
Quindi, cosa stai cercando esattamente?
Vuoi una vita di coppia, a prescindere che sia felice o infelice?
Oppure vuoi riacquisire la libertà ed essere libero di fare ciò che vuoi a casa propria?. -
.CITAZIONEIeri pomeriggio eravamo in giro insieme in macchina per delle commissioni, eravamo tranquilli, chiacchieravamo in modo amabile, e pensavo "ma perchè mi dovrei dividere, tutto sommato?"
Avete passato anni insieme, le vuoi bene. Nei momenti di tregua ti sembra di poter andare ancora avanti, ma è solo una mera illusione perché al primo problema trema nuovamente tutto. La depressione è una gran brutta bestia, io non so quanti dei comportamenti di tua moglie siano dettati dal suo carattere e quanti dalla depressione. Ma la depressione investe la persona quasi totalmente, è lei che parla al posto suo e i cambi di umore sono repentini e all'ordine del giorno.
La depressione gioca brutti scherzi, lo so. Infatti certi periodi sono tremendi.
Al netto di questo, vi assicuro che mia moglie non ha comunque un bel carattere di suo! 😏. -
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Il re può muoversi solo di una casella, la regina fa quel che vuole
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E purtroppo al carattere si è aggiunta questa bruttissima depressione.
Io penso che l'unico collante sia vostra figlia, la paura che tu possa perderla e non rivederla quanto vuoi.. -
Single4Ever.
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Non credo sia così, sol.
Se ci fai caso, è coram che si sta autosabotando: è evidente che sta in una situazione che, suo malgrado, non gli è più congeniale, ma per il bene anche e soprattutto della figlia, continua a rimanere con la moglie, quando (almeno apparentemente, visto dall'esterno) sarebbe meglio per entrambi una separazione consensuale.
Non è un sabotaggio questo?
Come lo definiresti se non tale?
Rimanere in una situazione non congeniale pur di non aggravare ulteriormente.
Corrisponde esattamente a ciò che hai detto tu.
La differenza è che quando si sceglie e si decide di uscire da situazioni scomode, o di evitare errori fatti nel passato, si trova una situazione migliore rispetto a prima.
Tu definiresti sconveniente o sabotante metterti in una situazione migliore?
Non credo proprio.
Si tratta di scelte: c'è chi sceglie di prendersi dei rischi e giocare d'azzardo: può andarti bene o andarti male.
C'è chi invece sceglie di non prendersi il rischio: non può andare bene, naturalmente, ma non può nemmeno andare male.
È una situazione che non porta necessariamente uno svantaggio, perché chi decide di non prendersi rischi decide implicitamente di restare solo.
Significa che è una situazione che tutto sommato gli va bene, che non gli dispiace, che non gliene frega niente di trovare alternative.
Dove lo vedi il fattore sconveniente?
Perché parli di autosabotaggio per chi decide di restare solo?
Il non trovare complicazioni è poi un ulteriore vantaggio, caso mai.. -
Single4Ever.
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Ma il punto non cambia.
Autosabotarsi significa compiere scelte malgrado si sa già che sono sbagliate e che non sono positive per la propria situazione.
Tu lo intendevi invece come una conseguenza del pensare sempre in modo negativo e di non credere mai in un qualcosa di positivo.
Questo è pessimismo, o realismo, dipende dai punti di vista, ma non ha a che fare con l'autosabotaggio.
Il sabotarsi da soli è un prendere scelte e decisioni errate, che portano a conseguenze errate, pur sapendo in partenza che fossero scelte sbagliate.
Chi è pessimista agisce al contrario con circospezione, fiuta i rischi e i pericoli, li aggira, li schiva, si prepara potenzialmente al peggio e trova soluzioni alternative per risolvere o evitare un problema noto e possibile.
Come vedi è proprio il contrario di sabotarsi: è agire nel modo più prudente possibile per evitare problemi aggiuntivi.
Chi si trova in una situazione scomoda in una relazione sbaglia in partenza se pensa di trovare la soluzione in altre relazioni.
Perché il contrario di una relazione è l'isolamento, lo stare da soli, l'essere autonomi, il respingere gli altri.. -
.Non credo sia così, sol.
Se ci fai caso, è coram che si sta autosabotando:
Come tu dici, ci sono due modi di comportarsi: agire, correndo un rischio, oppure astenersi, evitandolo.
Tra le due cose, io preferisco correre il rischio, a costo poi di soffrire, che non restare alla finestra, guardando le cose passare e andarsene.
Se devo avere un rimpianto, meglio che sia per un errore, che non per una mancata azione.
Oltre al pensiero di fare soffrire mia figlia, di trovare la contrarietà dei miei genitori, allo scrupolo morale di mancare alla promessa matrimoniale, al pensiero delle grane economiche e legali, sono certo che, da separato, non vivrei male.
Fortunatamente ho due case, e posso permettermi di vivere in una o nell'altra, senza problemi per il lavoro. Spesso, in estate, sto in campagna con mia figlia e senza mia moglie, e già allora mi sono accorto che è uno spasso.... -
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Non esageriamo...
Un po' di bene a mia moglie glielo voglio, anche se so che il futuro con lei non sarà felice.
Poi c'è mia figlia, a cui ho assicurato la mia presenza.
E la casa... Ho detto che ne ho due, ma in realtà una è dei miei genitori; l'altra è mia, comprata prima di sposarci e la sto pagando tutt'ora di tasca mia.
Mia moglie ha sempre contribuito col suo stipendio, ci mancherebbe, ma il pensiero di lasciarle la casa, pagarle il mutuo, e magari darle pure qualcosa, mi frena molto!. -
Single4Ever.
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allo scrupolo morale di mancare alla promessa matrimoniale
Capisco cosa tu intenda: hai fatto una "promessa", ti senti in dovere di mantenerla.
Ma diciamoci la verità: i matrimoni sono promesse che si possono mantenere in eterno?
O più in generale: possiamo fare promesse senza sapere se potremo mantenerle?
La risposta è no ad entrambe le domande.
Per me la promessa di matrimonio andrebbe chiamata "spergiuro di matrimonio": si giurano fedeltà, amore e onore eterno, ma in realtà è soltanto una proforma, un rito da recitare in una formula che per altro viene sempre cambiata ogni qualche anno.
Quando due persone si sposano, non possono giurarsi fedeltà e amore in eterno, né che potranno stare sempre insieme.
Perché possono insorgere situazioni e complicazioni impreviste tali da rendere impossibile il proseguimento della relazione.
Quindi, ciò che si fa non è una promessa fatta col sangue, tale da disonorare: è solo una "promessa fittizia", fatta soltanto perché è mandatorio recitarla.
È come la formula di giuramento dei Ministri dei nuovi governi:
"Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le Leggi, e di esercitare il mio mandato nell'interesse esclusivo della Nazione"
Dovrebbe essere questa, a memoria (potrebbe essere diversa).
Ma pensi davvero che i ministri giurino fedeltà alla Repubblica?
Che quando non siano lì non si facciano corrompere o che non pensino minimamente ai loro affari e interessi?
Oppure che gli importi qualcosa della costituzione?
È uno spergiuro, ma obbligatorio da protocollo.
Ecco, la promessa matrimoniale è la stessa cosa: un protocollo obbligatorio, senza il quale il celebrante non può validare l'unione.
Ma chi può stabilire che quelle promesse debbano essere mantenute?
Chi controlla se vengono osservate e rispettate?
Chi può sapere se potranno valere per sempre?
Nessuno. Sono promesse all'aria, futili, superflue.
Non devi pensare di farti disonore se non puoi più mantenere una promessa che sapevi fin dall'inizio che non avresti potuto sapere se potevi mantenerla in eterno, e che non è affatto un dovere morale da rispettare ad ogni costo.. -
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Voi non avete capito : lui si é ormai abituato al tran tran quotidiano con la moglie immusonita; non gli fa piacere ma non ne soffrirebbe più di tanto se avesse un'amante che lo soddisfa. Non ha la minima intenzione di separarsi, potrebbe dare un dispiacere a mamma e alla figliola, oltre che a perderci un po' di faccia e un po' di conto in banca. Coral si lamenta un poco cosi come la pentola a pressione lascia uscire un po' di vapore dalla valvola. Ma la cottura continua. Buon anno a tutti ! . -
Single4Ever.
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In parole povere, vorrebbe la botte piena e la moglie ubriaca.
Avere un'amante è un sotterfugio, un doppio gioco, una recita abbastanza meschina in cui da una parte si recita il ruolo della persona onesta e dai sani principi, mentre dall'altra parte si è l'esatto opposto e si è dediti ad un lussurioso egoismo.
Gli farebbe bene recitare?
Non ne sono così sicuro.
Farebbe meglio a quel punto a separarsi definitivamente in modo da poter essere nuovamente libero di poter fare ciò che vuole e con chi vuole.
Finché non lo fa, questa libertà non gli è concessa.
Posso capire il discorso che non vuole avere grane legali, sussidi da dover pagare, e via dicendo, ma se gli suggerite di avere un'amante, lui si mette comunque a rischio perché se la famiglia lo dovesse scoprire, le grane che voleva evitare non potrebbe più evitarle.
È coram che deve decidere tra tre grane:
1) continuare il suo matrimonio come se nulla fosse, patendo la grana del peso dell'infelicità che lo attanaglia
2) rompere il matrimonio, affrontando le grane legali ed economiche
3) rifugiarsi da un'amante, accettando il rischio di arrivare al secondo punto
La soluzione secondo me è un'altra: deve parlare con la moglie.
Farle capire che così non si può andare avanti, che deve darsi una regolata, che i suoi fantasmi mentali stanno distruggendo la vita di chi gli è attorno, e che DEVE cambiare attitudine e atteggiamento.
Senza paventare minacce di separazione o divorzio, altrimenti la situazione peggiora ulteriormente.
È lei che deve capire che sta sbagliando tutto.. -
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Lizzy1 se desideri partecipare alle nostre discussioni devi presentarti nell'apposita sezione, come da regolamento 
grazie.
Esprimo un pensiero anche io.
Coram vuole quello che vogliono (quasi) tutti: vivere il più sereno possibile senza rinunciare ad una vita affettiva di qualche tipo.
Questa vita affettiva al momento non può trovarla con la moglie per tutta quella serie di ragioni che ci ha raccontato. Non vuole neanche separarsi perché ne avrebbe delle problematiche che al momento non se la sente di addossarsi. Quindi vive come può, al meglio che gli è concesso, che è poi quello che fanno tutti, a prescindere dal campo della vita nel quale devono scendere a qualche compromesso.. -
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Ringrazio davvero tutti per i pareri che hanno dato, indipendentemente che mi trovi d'accordo con loro o meno.
Appena riuscirò, leggerò meglio e commenterò meglio le varie osservazioni, tutte comunque interessanti.
Nel frattempo, sono reduce dall'ennesima lite: stanotte ho cercato mia moglie per fare l'amore, e lei si è negata ancora una volta.
Per lei era un semplice NO, per me è stato molto di più, e di peggio.
Ho masticato amaro tutto il giorno, poi, verso sera, ho fatto una battuta velenosa, e mia moglie è esplosa.
È il gatto che si morde la coda: lei dice che io ce l'ho con lei, che la umilio, che non la considero; io confermo di essere arrabbiato, accusandola di avere annientato la nostra vita sessuale; lei si difende dicendo di non volere una vita sessuale con uno che la disprezza e così via.
Le ho parlato di nuovo dell'opportunità di andare da un terapista di coppia o da un sessuologo, ma per lei sono soldi buttati.
In casa l'atmosfera si taglia col coltello!.
Le mie esperienze e i miei errori |
